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Guida Turistica

Guida Turistica
MONUMENTI E LUOGHI DA VISITARE A LUCIGNANO

- Il Palazzo Pretorio (XII secolo), attualmente adibito a sede del comune;
- La Chiesa di San Francesco (XIII secolo), di stile gotico, decorata all'interno da pregevoli affreschi di artisti senesi del XIV e XV secolo tra i quali Taddeo di Bartolo e Bartolo di Fredi. Significativa è la scena, sulla parete destra della navata, con Il Trionfo della Morte;
- La Rocca Senese (XIV secolo), imponente edificio progettato da Bartolo Bartoli e costruito sotto la dominazione senese nel settore nord-est della città;
- La Fortezza Medicea, la cui edificazione è attribuita a Bernardo Puccini;
- La Chiesa di San Giuseppe (1470);
- Il Santuario di Santa Maria della Querce (1568), posto fuori delle mura e attribuito a Giorgio Vasari;
- Il Convento dei Padri Cappuccini (1580);
- La Chiesa della Santissima Annunziata o della Misericordia (1582), decorata in stile rinascimentale;
- La Collegiata di San Michele Arcangelo (1582), costruita, su disegno di Orazio Porta nel XVI secolo, a forma di croce latina. Vi sono custodite opere di artisti del XVI e XVII secolo tra i quali Giacinto Gimignani e Matteo Rosselli, nonché un pregevole altare barocco in marmo disegnato da Andrea Pozzo ed uno splendido crocifisso ligneo del XIV secolo;
- Il Museo comunale, che ospita pregevoli opere dal XIII secolo al XVIII secolo (tra cui due dipinti, San Francesco che riceve le stimmate e Madonna col Bambino, attribuiti a Luca Signorelli) e lo splendido Albero d'oro (conosciuto anche come Albero della vita o semplicemente Albero di Lucignano). Quest'ultimo è un reliquiario (alto circa 2,60 m), realizzato, tra il 1350 e il 1471, da Ugolino da Vieri e di Gabriello D'Antonio e proveniente dalla Chiesa di San Francesco. Dal fusto centrale, appoggiato su una teca a tempietto gotico a tre piani, si liberano dodici rami (sei per parte), il tutto sormontato da un crocifisso e un pellicano. I rami sono coperti da foglie decorate e piccole teche-reliquiario a cui apici vi sono medaglioni, che una volta raccoglievano miniature e cristalli di rocca, contornati da rametti di corallo a rappresentare il sangue di Cristo;
- La cinta muraria, che delimita il centro storico a mo' di ellisse e da cui si transita tramite le due porte di San Giovanni e San Giusto, entrambe realizzate nel 1371 (mentre una terza porta, anch'essa edificata nel 1371, fu successivamente chiusa, prendendo il nome di Porta Murata; recentemente è stata riaperta ai visitatori).
- La Chiesa di San Biagio, nella frazione della Pieve Vecchia a cui da il nome, costruita là dove sorgeva l'antica pieve romanica di San Felice (1016), di cui resta tutt'oggi la torre campanaria;

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